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sabato 12 febbraio 2011

Il vicesindaco di Gaeta Di Ciaccio: "Orgogliosi di festeggiare la nostra storia". Forse arrivano gli eredi Borbone


Oggi, domani e domenica Gaeta ospiterà il tradizionale convegno nazionale «Gaeta e il sud a 150 anni dal Regno delle due Sicilie», organizzato dalla Confcommercio di Latina e patrocinata da Confcommercio di Napoli, Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Gaeta, Camera di Commercio di Latina, Unione nazionale delle Pro Loco e Pro Loco Città di Gaeta, ordine Costantiniano di San Giorgio, Arcidiocesi di Gaeta, centro storico culturale «Gaeta» e raggruppamenti storico-militari delle due Sicilie.«Tale iniziativa mira - ha dichiarato il presidente di Confcommercio Latina Vincenzo Zottola - alla valorizzazione delle reali vocazioni economiche del Mezzogiorno attraverso il recupero del suo patrimonio culturale. Solo con una reale valorizzazione delle risorse e peculiarità del territorio è possibile giungere ad un suo rilancio».«Siamo molto orgogliosi - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Gaeta Salvatore Di Ciaccio - di partecipare attivamente alle commemorazioni dei 150 anni. Riteniamo di aver dato un contributo importante con l'allestimento della mostra 'Uomini d'arme dell'esercito napoletano che verrà inaugurata venerdì alle 17 presso il museo del centro storico culturale Gaeta». «Scoprire, ascoltare la storia della propria gente - ha sottolineato l'avvocato Sevi Scafetta, tra gli organizzatori del convegno - dei luoghi in cui si è nati, significa valorizzare il pensiero, nobilitare l'azione quotidiana in ogni campo». Altro protagonista del convegno è sicuramente il Sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio. «Fin dalle prime edizioni - ha commentato il vice-delegato del Lazio Franco Ciufo - l'Ordine ha sempre dato il suo patrocinio e non è mancata la presenza degli eredi della Real casa di Borbone delle due Sicilie. Il Convegno si rinnova ancora oggi ed è motivo di riflessione per i nostri giovani che in tal modo possono conoscere la verità storica del buon governo dell'epopea Borbonica».

Fonte : Latina Oggi del 11 febbraio 2011

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