Il fondatore del Manifesto morto in Svizzera a 79 anni. Ha deciso tutto con lucidità: dalla fine alla sepoltura. In una lettera spiega la sua scelta ai compagni di una vita. Gli amici hanno tentato di dissuaderlo, ma lui era depresso per la morte della moglie. Ha deciso tutto con lucidità : dalla fine alla sepoltura vicino alla sua Mara.
martedì 29 novembre 2011
Il suicidio assistito di Lucio Magri
Il fondatore del Manifesto morto in Svizzera a 79 anni. Ha deciso tutto con lucidità: dalla fine alla sepoltura. In una lettera spiega la sua scelta ai compagni di una vita. Gli amici hanno tentato di dissuaderlo, ma lui era depresso per la morte della moglie. Ha deciso tutto con lucidità : dalla fine alla sepoltura vicino alla sua Mara.
lunedì 28 novembre 2011
Classifica dei reati in Italia: Parma peggiora ed è 16esima !
Marco Esposito, assessore alle attività produttive della giunta De Magistris lancia il "Napo" !.
ancora idee innovative per una città "virtuosa" da Marco Esposito della giunta de Magistris , in occasione del Convegno di Domenica 27/11/2011 "CHANGES A NAPOLI" tenutosi in città con la partecipazione di : Peppe Civati, Concita De Gregorio, Luigi de Magistris, Michele Emiliano, Marco Esposito, Ignazio Marino, Marco Rossi Doria, Ivan Scalfarotto e tanti altri.
domenica 27 novembre 2011
Pratichiamo la solidarietà, come da nostra cultura, storia e tradizione !
Versate 2 euro a favore degli alluvionati di Messina!
sabato 26 novembre 2011
Condanna esemplare!
Le reazioni delle organizzazioni agricole? Coldiretti ha sottolineato il fatto che “giustizia è fatta, ma è molto triste per quei produttori che si sono lasciati trascinare in questa vicenda da chi li ha incantati con false promesse che non potevano mantenere, ma che al contrario li ha coinvolti in un procedimento legale finito con una raffica di condanne”, Confagricoltura ha parlato di “una sentenza che può essere definita epocale e tutta da leggere, dalla quale nessun tribunale e nessun soggetto politico potrà più prescindere”.
ecco i padani duri e puri, onesti soprattutto, che pagano per tutti
Costituito l’Ufficio di Presidenza del Coordinamento Regionale Campano del Partito del Sud
COMUNICATO STAMPA
Costituito l’Ufficio di Presidenza del Coordinamento regionale
La definizione organizzativa dell’Ufficio di Presidenza, resasi necessaria per la rilevante espansione del Partito in Campania, renderà possibile una più incisiva attività del Coordinamento regionale sia sul versante del radicamento territoriale, che delle iniziative di proposta legislativa, sviluppo economico e sociale, in corso e da intraprendere.
Segreteria Coordinamento Campania
Anche il quotidiano web "Vicenza Più" riporta il comunicato stampa con la notizia dell'adesione dell'Assessore al Bilancio di Gambellara (Vi) al PdSud
VicenzaPiù - Fatti, personaggi e vita vicentina
QUOTIDIANO Categorie: Fatti
Francesca Maria Rossi, assessore di Gambellara, aderisce al Partito del Sud
Di Redazione VicenzaPiù ieri alle 20:07 0 commenti
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Rimarcando che la giunta comunale di Gambellara, sostenuta da sole liste civiche, ha avuto il merito di relegare all'opposizione, fra gli altri partiti, anche la Lega Nord, siamo certi che l'ingresso nel nostro Partito di Francesca Maria Rossi potrà portare ulteriore slancio alla nostra azione politica anche in previsioni delle prossime elezioni provinciali di Vicenza dove il nostro Partito sarà presente con la propria lista.
Leggi tutti gli articoli su: Filippo Romeo, Partito del Sud, Francesca Maria Rossi, Comune di Gambellara
venerdì 25 novembre 2011
ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI GAMBELLARA (VI) ADERISCE AL PARTITO DEL SUD !
Il Partito del Sud è lieto di accogliere tra le proprie file la Dott.ssa Francesca Maria Rossi Assessore al Bilancio del Comune di Gambellara (VI), carica che ricopre dopo essere stata eletta nelle elezioni comunali del maggio scorso nella Lista Civica "Vivere Gambellara". La Dott.ssa Rossi, conoscitrice delle tematiche meridionaliste, dopo attenta ed approfondita analisi delle strategie e proposte politiche del nostro Partito, ha deciso di aderire al Partito del Sud inoltrando la richiesta di tesseramento alla nostra Federazione Provinciale che con piacere ha accolto la domanda.
Rimarcando che la giunta comunale di Gambellara, sostenuta da sole liste civiche, ha avuto il merito di relegare all'opposizione, fra gli altri partiti, anche la Lega Nord, siamo certi che l'ingresso nel nostro Partito della Dott.ssa Rossi potrà portare ulteriore slancio alla nostra azione politica anche in previsioni delle prossime elezioni provinciali di Vicenza dove il nostro Partito sarà presente con la propria lista.
Partito del Sud Vicenza
Coord. Provinciale
Filippo Romeo
Finmeccanica: De Magistris, Alenia va dove vince Lega !
giovedì 24 novembre 2011
Importante dichiarazione di de Magistris
Lettera di Ivan Esposito al Vice direttore di "la Repubblica"
una ponderata lettera di Ivan Esposito, del Direttivo napoletano del Partito del Sud, indirizzata al dott. Giannini (Vice Direttore di "la Repubblica") :
mercoledì 23 novembre 2011
Comunicato Stampa Partito del Sud 23 Novembre 2011: Costituzione della Commissione Culturale
Il Partito del Sud, in ottemperanza a quanto deciso nell'ambito del 3° e ultimo Congresso Nazionale tenutosi a Napoli l'8 e 9 ottobre 2011, è lieto di annunciare la costituzione di una Commissione Culturale, esterna al partito, avente funzione consultiva.
Tale commissione sarà composta da alcuni intellettuali tesserati al Partito quali lo scrittore, ricercatore, assessore al Comune di Gaeta, presidente onorario e fondatore del PdSUD Antonio Ciano, dal giornalista, scrittore e Presidente della Fondazione ADI-Collezione Compasso d'Oro prof. Giovanni Cutolo e dal regista e attore Roberto D'Alessandro.
La commissione si avvarrà inoltre della collaborazione di intellettuali esterni al Partito, in particolare, della giornalista e scrittrice Elena Bianchini Braglia, del giornalista e scrittore Gigi Di Fiore, del giornalista, scrittore e assessore allo sviluppo del Comune di Napoli Marco Esposito, del giornalista e scrittore Lino Patruno e infine del docente universitario e esperto nella gestione delle risorse umane Anthony M. Quattrone.
L'adesione alla commissione di altri intellettuali sarà annunciata a breve.
La commissione, presieduta dal Prof. Cutolo e coordinata dal Dott. Quattrone, avrà il compito di elaborare temi e iniziative culturali che il Partito del Sud sosterrà e diffonderà nell'interesse di tutti i meridionali d'Italia.
Segr. Org. Nazionale
PARTITO DEL SUD
Enzo Riccio
de Magistris, giovani a napoli contro la mafia !
" LA POLITICA CONTRO LE MAFIE "
“Il Comune di Napoli è impegnato in prima linea per la lotta contro tutte le mafie, ed è fondamentale coinvolgere tutti, soprattutto i giovani, che invito a Napoli per lanciare una grande battaglia per la legalità e la giustizia”.
Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris annuncia “La politica contro le mafie”, un'iniziativa in programma a Napoli, presso Castel dell'Ovo, sabato 3 dicembre, dalle ore 9.30 alle 19.00.
Il convegno sarà preceduto da un barcamp, al fine di promuovere la partecipazione, a cui tutti potranno aderire, iscrivendosi direttamente tramite il sito orangecamp.demagistris.it .
Per l'evento è stata attivata anche una convenzione con l’Ostello della Gioventù “Mergellina”, per il pernottamento e la colazione che saranno gratuite per le prime 50 prenotazioni, per le notti dell’1 e 2 dicembre.
Le proposte elaborate dal barcamp, che si riunirà venerdì 2 dicembre presso l'Anti sala dei Baroni del Castel Nuovo di Napoli, verranno sottoposte all'attenzione dei conferenzieri il giorno dopo.
Al convegno parteciperanno, fra gli altri, i giornalisti Lirio Abbate, Peter Gomez e Sandro Ruotolo; i magistrati Raffele Cantone e Antonio Ingroia; il sindaco di Bari, Michele Emiliano, le europarlamentari Rita Borsellino e Sonia Alfano e il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
Verrà proiettato anche un contributo video di Roberto Saviano, appositamente realizzato per il convegno.
Fonte : www.demagistris.it
Pubblicati in inglese sul "Corriere Canadese" di Toronto i ringraziamenti di Antonio Ciano alla giornalista Caterina Rotunno e al Canada
Gente come Nick Mancuso, Tony Nardi, Rocco Galati danno onore all'Italia.
La mia famiglia anche ha dovuto seguire la stessa sorte, e migliaia di miei paesani hanno dovuto lasciare la mia bellissima città per terre lontane. Tutto è successo dopo il 1861. Prima di quella data mai nessun meridionale era andato fuori dalla sua città, se non per lavoro.Miei compaesani erano Enrico Tonti e Giovanni Caboto. Caterina, e' stato un piacere conoscerti. Io e Pino andiamo in giro per l'Italia a portare le nostre conoscenze storiche tra gli studenti in convegni sempre più affollati.
Qualcosa sta cambiando nelle coscienze dei giovani. Passeggiare per le strade intitolatre ai nostri aguzzini, ai nazisti nostrani, non è cosa bella, almeno per molti di noi. Qualche aministratore si sta muovendo per cancellarle, ma bisogna cancellare leggi fasciste e savoiarde.
Questo sarà possibile solo con la discesa in campo del Partito del Sud.
Ci vorrà tempo, ma ce la faremo.
Gaeta è stata l'ultima città a cadere sotto la gragnuola di bombe savoiarde ed è la prima città amministrata da una giunta meridionalista in Italia.
Abbiamo mandato all'opposizione destra e sinistra, che rappresentano solo gli interessi economici Tosco-padani. Il Sud è stato spogliato della sua economia, dei suoi figli migliori fatti emigrare da casa Savoia e, purtroppo, anche da questa repubblica. Stiamo lavorando acchè nasca nel Sud una coscienza di classe, e ciò è possibile.
Napoli ha seguito la nostra visione politica, e anche lì, la gente ha capito le scelte di De Magistris che il mio partito ha appoggiato da subito. A Napoli, come a Gaeta, Destra e Sinistra sono state mandate all'opposizione.
Ho smistato il tuo articolo su Facebook. Lo leggeranno in molti. Siamo seguiti da migliaia di persone, da giornalisti, da uomini politici e...anche dai servizi segreti...vedono in noi chissà cosa...invece vogliamo solo dare più forza all'Italia, privata dell'economia meridionale. Noi vogliamo l'altra metà del cielo.
Con una economia forte e spalmata a tutta la penisola, l'Italia avrebbe pochi concorrenti e i nostri giovani non sarebbero più costretti ad emigrare.
Un caro saluto da Gaeta
Antonio Ciano
Fonte :
martedì 22 novembre 2011
Alluvione in Sicilia...si, ma di serie B !
Alluvione Barcellona PG Interi Quartieri Sommersi !
Le origini della casta - Il Risorgimento del malaffare di Elena Bianchini Braglia
lunedì 21 novembre 2011
Vendola e il Sud...su Rai 3 da Fazio
Interessanti considerazioni sul Sud e sulla questione meridionale del Governatore pugliese Nichi Vendola alla trasmissione "Che tempo che fa" su Rai 3.
http://www.youtube.com/watch?v=jiCfw9vBPlc&feature=channel_video_title
domenica 20 novembre 2011
ORA ANCHE IL TERZO POLO! IL PARTITO DEL SUD DENUNZIA L’INCIUCIO IN ATTO CON LA LEGA!
di Andrea Balìa
Il vecchio vizio democristiano di cercare tutte le sponde possibili, perché rinasca la grande balena, non abbandona mai i politici che hanno nel loro DNA tutto ed il contrario di tutto – come da scuola che fu del più grande partito italiano che ha occupato per decenni le poltrone del governo della penisola. Solo da pochi giorni abbiamo brindato (sì, perché noi lo abbiamo fatto!) al ritorno a casa del Cavaliere, e – con gran goduria e senso di liberazione – dei suoi alleati leghisti. Ciò non ci tramuta, ovviamente, in sostenitori dei banchieri e dei loro intrallazzi a sostegno degli affari della finanza mondiale. Ne conosciamo storia, rischi e pericoli, e sorveglieremo il loro cammino passo dopo passo.
Altresì non ci impedisce d’essere soddisfatti che forze xenofobe ed antimeridionaliste come la Lega non siedano più negli scanni del governo, perpetrando la loro folle e dannosa politica razzista nei confronti del Sud.
Un primo passo, ineludibile, è stato fatto, ora il Partito del Sud deve, come sta facendo, lavorare all’alternativa che dia al paese Italia una nuova politica di diritti e doveri, che veda il Sud non più vittima ma protagonista, forse il più attrezzato a ricreare una nazione vera e solidale con tutti i suoi figli, e non a perseguire lo scempio cui abbiamo assistito e subito in oltre un secolo e mezzo. L’alternativa la costruiremo con le forze sane, le più compatibili in senso trasversale. La vicenda dell’ultima competizione elettorale per il Comune di Napoli ne è un esempio. Napoli è diventato un laboratorio politico che può trasformarsi in un soggetto nazionale che “scassi” non più solo nella capitale del Meridione, ma in tutto il territorio nazionale. Un soggetto, a forte partecipazione dal basso, molto targato Sud, che veda l’associazionismo civico, le forze sane del meridionalismo unitario e progressista (non di certo quello velleitario e né quello portaborse degli interessi del Centrodestra), le forze antagoniste d’una sinistra non appiattita sul PD, i sindaci virtuosi (vedi Napoli, Bari, Gaeta, ecc…), i magistrati sani, l’intelligenza di gente di cultura e del popolo onesta intellettualmente.
In questo progetto, come abbiamo più volte dichiarato e formalmente approvato al nostro ultimo Congresso Nazionale di Napoli, non è previsto né spazio, né dialogo e né alcun tipo d’alleanze anche locali con soggetti come la Lega e con chi con essa è in combutta o pensa in qualche modo d’averci a che fare.
Su RAI NEWS 24 di ieri leggiamo : “ Casini apre ai moderati della Lega”, e giù la solita intervista con frasi tipo : “Dai leader piu' 'centristi', Casini e Rutelli, e' arrivata anche un'apertura di credito alla parte piu' 'moderata' della Lega Nord”. Insomma il solito refrain del raccogliticcio a tutti i costi, e al di là d’ogni decenza, di tirare dentro la Lega per qualche voto in più, ci piacerebbe poi sapere chi sarebbero i "moderati" della Lega.Quale sarebbe la parte più moderata? Forse il "mordace" ex Ministro degli Interni Maroni ? Oppure il Sindaco di Verona Flavio Tosi ? Ce lo spieghino!
Quella stessa Lega che non vuol dare la mensa scolastica ai figli degli immigrati, tanto per dirne una, o che – ricalcando concetti filonazisti – si schiera contro i disabili.
La candida e cattolica anima dei centristi UDC cosa farebbe? Si turerebbe il naso?
Oppure ce lo spieghi l’MPA di Lombardo ( altro frutto del riciclo della vecchia DC) che pensa di difendere il Sud assieme alla Lega? E' vero che prese soldi da questi stessi signori all'epoca ?; ma alla decenza ci sarà pure un limite?
Ebbene il Partito del Sud con questa gente, ovvero la Lega, i centristi, il Terzo Polo che ci ha messo 13 anni per capire chi era Berlusconi (Fini docet), l’MPA del Governatore della Sicilia buono per tutte le stagioni (Lega, Centrodestra, PD, Terzo Polo), non solo non ci andrà mai, ma non si siederà manco a discutere d’un bel niente. Con loro o con chi provasse a proporcelo.
Il Partito del Sud è giovane, piccolo, ma trasuda dignità : nelle competizioni elettorali cui ha partecipato ci è andato o da solo (vedi le elezioni politiche nazionali del 2008 o a Caserta o alle Provinciali di Latina…), o in alleanza con liste civiche contro tutti (vedi Gaeta, dove ha pure vinto e gestisce l’assessorato al Demanio col suo Presidente Onorario Antonio Ciano), o in alleanza a liste civiche e partiti contro Centrodestra e Centrosinistra (vedi de Magistris a Napoli o a Grosseto) dal sud al nord del paese. La nostra strada è questa, le altre le lasciamo agli “altri”!
Fra Nord e Sud la verità sul debito
di Lino Patruno
venerdì 18 novembre 2011
DE MAGISTRIS E VENDOLA: CONVERGENZE A DIFESA SUD. MONTI? GIUDICHEREMO DAI FATTI PER MEZZOGIORNO
riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :
mercoledì 16 novembre 2011
All'Università per Stranieri di Perugia adottato il testo "Controstoria dell'unità d'Italia" di Gigi Di Fiore per il corso di storia
martedì 15 novembre 2011
De Magistris: “L’arrivo di Monti non mi fa esultare”
di Marco Lillo, da il Fatto quotidiano, 15 novembre 2011
Luigi De Magistris non si iscrive al partito degli entusiasti di Mario Monti. Per il sindaco di Napoli il professore-senatore incarna il neoliberismo dei poteri forti contro il quale il centrosinistra deve immediatamente elaborare una controproposta imperniata sulle primarie e sulla creazione di una lista nazionale che scardini i partiti. Altrimenti non ci sarà più vera democrazia in questo paese ma un governo delle multinazionali e delle banche.
De Magistris non dobbiamo festeggiare l’addio di Berlusconi e l’arrivo di Monti?
Dobbiamo esultare per l’uscita di scena definitiva di Berlusconi e dobbiamo dare atto al presidente Napolitano di avere fatto la scelta più saggia. Allo stesso tempo però non bisogna esultare per la nascita del Governo Monti. Non pensa che un governo tecnico sia necessario per ridare credibilità all’Italia con i tassi dei BTP al 7 per cento?Questo non è un governo tecnico, nonostante la professionalità dei suoi membri, perché è sostenuto da partiti molto diversi con i quali dovrà fare i conti: Pd, Pdl e Udc, forse anche l'Idv. Mi sembra una medicina amara e forse necessaria ma non mi piace. Da sindaco lo giudicherò sui fatti e sui provvedimenti che metterà in campo per il sud, da politico invece lavorerò per un’alternativa a Berlusconi ma anche a Monti e ai poteri forti che lo sostengono.
Cosa non la convince nel Governo Monti?
Questo Governo non ha una legittimazione democratica e nasce per assecondare il volere della Borsa, delle banche, della Banca Centrale Europea e di Bruxelles. C'è il serio rischio che la politica scompaia. Noi un secondo dopo la sua nascita, anzi mentre si sta formando, dobbiamo cominciare a costruire un’alternativa politica al neoliberismo che Monti rappresenta e che ha fallito.Non mi sembra un’operazione semplice vista la situazione del centrosinistra. L’obiettivo finale è quelo di dare vita a un governo legittimato dal voto che cambi profondamente l'economia e la società e superi l'occupazione delle istituzioni da parte della partitocrazia e delle caste.
Da dove si comincia?
Per arrivare pronti all'appuntamento con le elezioni nel 2013 o prima, non c'è un minuto da perdere, dobbiamo avviare delle primarie serie.
Come immagina le primarie?
Non devono essere lotte tra bande o correnti come quelle che si sono tenute a Napoli prima che io mi candidassi. Non devono nemmeno essere un referendum su un leader già scelto in altro modo, come è stato con Prodi. Primarie di coalizione? Certamente non voglio primarie di partito. Come a Napoli, bisogna dialogare anche con i moderati e i liberali. Le primarie devono andare oltre il partito ma anche oltre la coalizione. E poi io credo che il secondo passaggio dovrebbe essere una lista civica nazionale.
Sta pensando a un nuovo movimento?
C’è una straordinaria partecipazione politica nel paese che però - a torto o a ragione - non si riconosce negli attuali partiti. Questa è un’energia politica vitale per il paese che non ci possiamo permettere di perdere. Anche perché corriamo un grandissimo rischio: l'indignazione che io ho guardato in questi mesi negli occhi deve essere trasformata - come è accaduto a Napoli - in mobilitazione e in partecipazione. Se questa indignazione non trovasse sbocco politico, se l’unica alternativa a Berlusconi fosse un governo tecnico neoliberista guidato da Monti, l’indignazione andrà verso il conflitto. Dobbiamo impedire una saldatura tra quelli che dirigono le banche e quelli che spaccano le loro vetrine. Vengono ovviamente da poli opposti ma si saldano di fatto e bloccano la crescita democratica. Per questo dobbiamo lavorare per costruire una lista civica nazionale o un movimento politico che unisca le personalità migliori in vista delle elezioni.
Chi dovrebbe farne parte?
Io non escludo, una deflagrazione del quadro politico attuale. Non sono sicuro che i partiti reggano alla crisi economica con le diseguaglianze che aumentano. Anche per questo dobbiamo trovarci pronti alla creazione di un movimento che superi il quadro attuale dei partiti e semplifichi l'offerta politica nel centrosinistra. Non dobbiamo lasciare la scena politica a Monti. Altrimenti partiti e poteri forti si spartiranno il prossimo presidente del consiglio e il prossimo presidente della repubblica con le vecchie logiche e le vecchie persone. Cosa deve fare il centrosinistra? Dobbiamo essere rivoluzionari, l'ho provato a Napoli. C'è una rabbia che fa bene alla democrazia ed è ancora positiva perché crede nel cambiamento. Ma se scoprisse che il Governo Monti è servito solo a rimettere in piedi i vecchi equilibri tra Confindustria, gerarchie ecclesiastiche, banche, vecchi partiti e massoneria, quella rabbia potrebbe esplodere.
Lei immagina primarie di coalizione e la nascita di un nuovo soggetto. Esattamente il contrario di quello che sogna Bersani.
La base del Pd è su posizioni di cambiamento. L’ho visto alla festa dell’Unità a Pesaro e a Bologna alla convention di Civati e Serracchiani. Non posso credere che i militanti del Pd siano felici di un Governo Monti.
Le personalità forti che potrebbero gareggiare a le primarie sono numerose, da Vendola a Renzi, da Chiamparino a De Magistris. Immagina un’alleanza tra voi per convincere il Pd ad accettare le primarie?
Il laboratorio che immagino io comprende soprattutto movimenti: i precari, i sindacati e in particolare la Cgil e la Fiom. Certamente non sono molte le personalità in grado di immaginare un percorso simile. Non a caso sostengono tutti Monti. Certo Vendola, il sindaco di Bari Michele Emiliano, Pippo Civati e Debora Serracchiani li sento vicini. Mentre Renzi parla una lingua diversa.
Lei parla di primarie e movimenti. Però intanto bisogna affrontare l’emergenza economica.
Certo. Ma la strada giusta non è il commissariamento della democrazia da parte delle banche. Rischiamo un governo senza le derive del Bunga Bunga ma che porta avanti, con maggiore efficacia, le politiche neoliberiste che accrescono le diseguaglianze. Il Governo Monti mette al centro la finanza. Noi dobbiamo costruire un’alternativa che metta al centro il lavoro. O non avremo più una vera democrazia in questo paese.
video / divertente Riccardo Muti, Napoletano a Milano
Fonte : angelo forgione http://angeloxg1.wordpress.com
SINDACO INCONTRA DAMME, REGISTA DEL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :
Il sindaco di napoli Luigi de Magistris ha incontrato presso Palazzo S. Giacomo Jonathan Demme, regista, produttore cinematografico e sceneggiatore statunitense. Demme, vincitore nel 1992 del Premio Oscar per “Il silenzio degli innocenti” e noto anche per il film “Philadelphia”, si trova a Napoli per girare un docufilm sul musicista e cantautore Enzo Avitabile, presente anche lui all'incontro di questa mattina. Il docufilm è ambientato in città e vede come testimonial colleghi e amici di Enzo Avitabile: tra gli altri, il cantautore Franco Battiato, la cantante palestinese Amal, Eliades Ochoa del gruppo Buona Vista Social Club, il percussionista indiano Trilok Gurtu. Sempre nel docufilm è previsto infatti anche il contributo del sindaco, per mezzo di un'intervista condotta dal regista Demme e realizzata appunto questa mattina."Demme è un grande regista dalla caratura internazionale: il suo interesse per Napoli e la sua presenza in città sono per noi motivo di orgoglio. Una città che ancora una volta si impone come capitale mondiale della musica, declinata e vissuta come terreno di contaminazione etnico-culturale, come dimostra l'esperienza di Enzo Avitabile. Perchè Napoli, del resto, è città multiculturale, dunque laboratorio fecondo per la sperimentazione musicale e artistica. Una sperimentazione che contribuisce ad inviare anche un messaggio sociale importantissimo: la necessità di realizzare una democrazia dell'inclusione e della tolleranza a partire dai tessuti urbani”, così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato l'incontro.
OGGI INCONTRO SINDACO CON AMBASCIATORE USA THORNE
riceviamo dall'ufficio comunicazione di de Magistris e postiamo :
Quelle menzogne per l’ Unità d’Italia - intervista a Pino Aprile
Com’è nata l’idea di scrivere Terroni "Tutto quello che è stato fatto perche gli Italiani del Sud diventassero meridionali? Quanto studio c’è dietro?
Avevo sempre creduto ai libri di storia. Ma qualcosa non quadrava: perché, se i meridionali erano poveri, arretrati e oppressi, quando li hanno liberati, modernizzati e arricchiti, invece di essere contenti, si sono opposti per anni, armi in mano? Davvero tutti quei briganti, al Sud? E perché, quando la risposta delle armi è risultata perdente, piuttosto che godersi il “paradiso di importazione”, se ne sono andati a milioni, mentre prima non emigrava nessuno? Più trovavo risposte, più crescevano le domande. Ho cominciato a scrivere, ma senza ancora l’idea di ricavarne un libro (avrebbe dovuto essere il mio primo, è venuto fuori ottavo): dopo trent’anni, duranti i quali, fortunatamente, ho anche fatto altro..., è nato “Terroni”.
La storia del Risorgimento va riscritta secondo te. Stiamo vivendo su delle menzogne quindi.... Puoi anticiparci qualcosa...
Ogni popolo, ogni Stato, ogni grande impresa ha bisogno di miti fondanti, sintesi fiabesche e un po’ bugiarde, ma facilmente trasmissibili: che ne dite di Guglielmo Tell, del Cid Campeador, di Rolando, paladino di Francia? Teniamoci pure Garibaldi e la favola di mille idealisti che sconfiggono, da soli, un regno di nove milioni di persone, un esercito di oltre centomila uomini; poi raccontiamoci come sono andate davvero le cose: una congiuntura storica di entusiasmi e interessi che offre al Piemonte l’opportunità di allargarsi oltremisura, in nome dell’Unità d’Italia, e mettere le mani nelle casse dei vari Stati preunitari, via via annessi. L’Italia andava fatta; anche gli Stati Uniti, il Giappone, si unificavano, negli stessi anni, con guerre e stragi; ma dopo, eroi e ragioni delle parti opposte sono approdate con pari dignità nei libri di storia e nella memoria della nazione. In Italia, il Sud continua a essere diffamato, prima per giustificare l’invasione, oggi la discriminazione: meno soldi, meno strade, meno ferrovie, meno aeroporti, meno opportunità, meno potere, meno rispetto.
Il tuo libro provoca subito una forte reazione emotiva. Da una parte o dall’altra. Immagino che però il tuo intento sia quello di portare chi ti legge a riflettere. Hai qualche consiglio di metodo?
Finito il libro, mi sono chiesto come mai opere ben più valide, di giganti come Salvemini, Dorso e tanti altri, non avessero prodotto i risultati che, non solo secondo me, meritavano. Mi sono detto che forse erano troppo attenti a esporre con la distanza del professore (e sì che alcuni, vedi Salvemini, erano dotati di grande ironia e humor). Così, ho deciso di raccontare anche i miei sentimenti, la dolorosa meraviglia, la rabbia, il senso dell’essere stati traditi. E mi sono accorto che reagivo come un lettore del mio libro. Questo mi ha reso uno di loro.
Terroni, ha riscosso un gran successo di vendite e ha suscitato un forte dibattito in Italia. Ora è tradotto anche in inglese. Che cosa ti aspetti dal lettore americano, italoamericano? Hai già dei feedback?
Lo racconto con un episodio: lessi una recensione al mio libro, da parte di un italo americano (appresi dopo che lavora alla Nato, a Bagnoli). Era un testo molto ragionato e ben scritto, al di là delle lusinghiere cose che diceva di “Terroni”. Scrissi all’autore per ringraziarlo. Lui mi rispose che era lui a dirmi grazie, per aver finalmente capito perché, pur chiamandosi Quattrone, lui, come suo padre, è nato a New York, e in Italia è un extracomunitario.
Non credi che l’orgoglio meridionalista rischi di creare un’anti lega del Nord, insomma una nuova lega del Sud?
Assolutamente no. La Lega è un partito razzista (ma non significa che lo sono tutti quelli che la votano, in buona fede); e si è inventata una identità e una patria, la Padania, mai esistita, per continuare a pretendere privilegi per una parte del Paese, a danno della parte più svantaggiata. Il Sud chiede equità, pari trattamento e questo vale per qualsiasi area del Paese cui non si offrano le stesse possibilità di viaggiare, studiare, curarsi, trasformare in opportunità di sviluppo le proprie doti.
Attualizziamo il tuo discorso storico. Quanto è importante il messaggio del tuo libro per i giovani?
Sapere come è nato davvero il nostro Paese è il primo passo per distruggere i pregiudizi che lo dividono. La verità unisce. I giovani di oggi, paradossalmente, conoscono meglio il resto del mondo (grandi possibilità di comunicazione, internet, social network, viaggi facili a poco prezzo, un’Europa senza frontiere e con una moneta unita), che il proprio Paese, del quale credono di sapere già tutto quel che serve. Guardando al proprio Paese con la meraviglia del forestiero, lo riscoprono: il recupero della memoria tradita rende curiosi.
Oggi la distanza nord-sud è sempre più acutizzata dalla crisi economica. Chiaramente non riguarda solo il nostro Paese. Cosa ha di specifico secondo te l’esperienza italiana?
Qualunque sia il periodo della storia umana che si voglia considerare, l’Italia vi è presente, al massimo livello, dalla preistoria alla storia (etruschi, greci, fenici, romani, rimescolamento di genti con le invasioni barbariche, Rinascimento... e ancora oggi, il nostro è uno dei primi dieci Paesi al mondo). Per rendere meglio l’idea: la Mesopotamia fu grande, poi non fu; l’Egitto fu grandissimo, poi non più; la Grecia fu immensa, poi scomparve... L’Italia c’è sempre. Con il Risorgimento, l’Italia ricorse alla creazione di una colonia interna, il Sud, per avviare il suo sviluppo industriale al Nord e inseguire i Paesi europei già molto avanti su quella strada (Gran Bretagna, Francia). Sino a raggiungerli. Ma quella divisione, Nord-Sud, è rimasta e viene ancora usata, allo stesso scopo. In questo, il nostro Paese è rappresentazione e sintesi del mondo. Ex colonie o Paesi sottomessi con le armi o l’economia si sono affrancati e hanno preso slancio (Cina, India, Brasile, Polonia), recuperando la consapevolezza del loro diritto a stare alla pari con gli altri attori nel mondo. Riappropriarsi della propria storia può portare allo stesso risultato, in Italia. Dico Italia, non Sud.
Nella presentazione al Calandra Institute, dove hai avuto un grande successo di pubblico, tra le tante cose hai detto: “L´Italia è nata nel sangue. Anche gli Usa sono nati nel sangue. Tutti i paesi nascono nel sangue. Anche noi, ognuno di noi é nato nel sangue, quello di nostra madre. Ma poi ci hanno pulito, allattato, coccolato, cresciuti... siamo diventati parte della famiglia. Ma il Sud é nato nel sangue e non é mai diventato della famiglia". Forse si può partire proprio da questo confronto per capire.... Perché è così diverso il percorso storico italiano rispetto a quello americano?
Non credo di essere in grado di spiegarlo. Ma non si può non notare che gli Stati Uniti sono nati dall’incontro (e dallo scontro) di scampoli di popoli e culture, in tempi brevissimi e cominciando, in un certo senso, da zero; in Italia, ha pesato l’opera di millenni e di molte idee. E quando le idee, le vie possibili sono troppe, solo una grandissima, condivisa intelligenza può ordinarle in un disegno unico; o una spaventosa violenza, che poi va giustificata, incolpando il vinto. Io credo che l’Italia non abbia avuto tutta l’intelligenza necessaria, nel momento giusto. Accorgendosene, si può rimediare: il 14 agosto scorso, anniversario della strage di Pontelandolfo e Casalduni (mille bersaglieri con diritto di stupro e di saccheggio cancellarono due paesi di 5000 e 3000 abitanti, per rappresaglia), con un suo messaggio, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedeva perdono del massacro, a nome del Paese. Un passo importante, il più difficile, per cominciare mille miglia.
lunedì 14 novembre 2011
La contro-storia dell’Operazione Terronica!
di Tony Nardi
Fonte: Corrierecanadese.com
Lorenzo del Boca, giornalista e scrittore, giornalista e scrittore, nato in Piemonte, è stato presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti in Italia dal 2001 al 2010 ed ha iniziato la sua carriera come scrittore per il quotidiano La Stampa a Novara. La sua attività di storico e scrittore si è concentrata sul periodo del Risorgimento con la pubblicazione di due saggi Maledetti Savoia del 1998 e Indietro Savoia del 2003. Il suo ultimo libro si intitola Polentoni - come e perché il Nord è stato tradito.
Pino Aprile, giornalista ed autore di numerosi libri, è nato in Puglia ed ha lavorato per molti anni a Milano. È stato direttore di “Gente” e vice direttore di “Oggi”. Ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel sud”. Nel marzo del 2010 ha pubblicato il suo libro Terroni - Tutto quello che è stato fatto perché gli abitanti del Sud diventassero terroni. È il suo primo libro tradotto in inglese.
Antonio Ciano, del Partito del Sud è anche autore del libro Le stragi e gli eccidi dei Savoia. (c.r.)
domenica 13 novembre 2011
Operazione Terronica! - Nick Mancuso
http://www.youtube.com/watch?v=lkFUQm7wgfc&feature=player_embedded
Conference on the 1861 "Unification" of Italy The Untold Story
Sunday, November 13, 2011 - 9:30 a.m. to 5:00 p.m.
Sala Caboto at Villa Colombo (40 Playfair Avenue, Toronto)
Free admission
Guest Speakers
Pino Aprile -- Italian journalist and author of Terroni and Giu' Al Sud
Antonio Ciano -- Italian author of Il Massacro del Sud
Lorenzo Del Boca -- Italian journalist and author of Maledetti Savoia and Polentoni: Come e perche' il Nord e' stato tradito
Rocco Galati -- Canadian constitutional lawyer
Moderator
Antonio Nicaso -- Canadian journalist and author of Bloodlines and Io e la Mafia
Operazione Terronica! - Antonio Ciano
http://www.youtube.com/watch?v=68qYzLK9rKs&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=GLCUnukyhsg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=9REDTEFj5yw&feature=player_embedded#!
OPERAZIONE TERRONICA!
Conference on the 1861 "Unification" of Italy The Untold Story
Sunday, November 13, 2011 - 9:30 a.m. to 5:00 p.m.
Sala Caboto at Villa Colombo (40 Playfair Avenue, Toronto)
Free admission
Guest Speakers
Pino Aprile -- Italian journalist and author of Terroni and Giu' Al Sud
Antonio Ciano -- Italian author of Il Massacro del Sud
Lorenzo Del Boca -- Italian journalist and author of Maledetti Savoia and Polentoni: Come e perche' il Nord e' stato tradito
Rocco Galati -- Canadian constitutional lawyer
Moderator
Antonio Nicaso -- Canadian journalist and author of Bloodlines and Io e la Mafia